Una storia, o meglio un insieme di storie avvincenti divise tra i campi di battaglia ai tempi di Napoleone, e i salotti dell' aristocrazia del 1800. La contrapposizione tra l' ozio e l' affaccendarsi della guerra, l' opulenza dei nobili e il sangue, il sudore, la fatica dei comuni soldati fa riflettere. Il primo libro si chiude con la disfatta di Austerlitz tra la gioia di Napoleone e il malcontento dei feriti.
Tutto si dipana sempre su due fronti letterari e tematici e tutto porta alle considerazioni finali dell' autore sull' ineluttabilità degli avvenimenti, in contrapposizione del libero arbitrio dei comandanti e dei sovrani che si condensa in una pericope:
"Perché la mia azione sia libera, è indispensabile che non esista ostacolo di sorta. Per figurarci un uomo libero, bisognerebbe collocarlo al di fuori dello spazio, il che evidentemente è impossibile."
Dalla quale di evince che ci sono eventi che non possono essere, se non accettati, evulsi dalla situazione storica dei popoli
Un libro imponente nella struttura e nei contenuti. Un bel mattone che nella versione e-book conta quasi 2100 pagine. Un buon modo per entrare nel mondo delle guerre napoleoniche dal punto di vista russo.
Consigliato certamente insieme a "L' idiota" di Dostoevskij per avere un quadro d' insieme del periodo storico.