Visualizzazione post con etichetta speranza. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta speranza. Mostra tutti i post

martedì 8 dicembre 2020

Se la Speranza è l' ultima a morire...

 Chi visse sperando...


Recitava una frase dei Litfiba di qualche anno fa. Effettivamente questa frase si sente molte volte. Un adagio che viene pronunciato spesso, a volte senza comprenderne il senso vero.

La Speranza, virtù teologale senza la quale tutta la vita appare più cupa e senza motivo. Certo è così, senza la speranza ogni azione diventa fine a se stessa, senza risvolti positivi nel futuro. In realtà la speranza è una finestra aperta sul divenire, ci fa pensare al domani, a quando la situazione momentanea difficile si risolverà e in ultima istanza ad una vita migliore oltre questa passeggera, fallace, caduca.

Inevitabilmente invecchiamo, inevitabilmente le forze si affievoliscono ma la virtù della speranza ci corrobora facendoci pensare a una meta da raggiungere o a un miglioramento, comunque, della situazione attuale. 

Si nasce, si vive, ognuno col suo fardello da portare di ricordi, di vissuto, di dolori e gioie e infine si muore a questa vita e la morte più brutta è quella disperata. I teologi dicono che al termine della vita il “male” , sferrando il suo ultimo attacco, ci faccia vedere tutto il nostro vissuto, quello degli sbagli, dei peccati cercando in ultima istanza di strapparci proprio lei, questa consapevolezza di essere amati da Dio comunque, se ci riesce tutto frana perché senza Speranza crolla anche la fede e senza di essa ci si allontana dalla Carità che come dice San Paolo è  l’ unica che rimane in eterno.

Il detto “la speranza è l’ultima a morire”, quindi, non è giusto perché la speranza è il motore della vita stessa, essa  le dà senso perché ne conserva lo scopo. Il  colore che le è stata attribuita infatti il verde quello della natura, della vita ma anche del IV Chakra, il Chakra del cuore che gli indiani chiamano Anahata, in sanscrito vuol dire “non colpito”. Chi mantiene la speranza non può essere colpito e non viene atterrato.

È un dono che il Creatore ci ha fatto. Sin  dalla creazione del mondo aspettavamo il Messia, quando è arrivato ci ha promesso terra e cielo nuovi, tutto è speranza quindi fa parte di noi. Non è semplicemente un’ elucubrazione di una mente-bislacca è una realtà da custodire nel cuore e nella mente. L’ ateismo ha proprio questo morbo in sé, riesce a togliere lo scopo della vita, i due ladroni ai lati della croce avevano tutto in comune ma in una cosa differivano, uno muore disperato l’ altro no e questo cambia tutto il corso e il senso della loro vita. 

Non facciamoci carpire la speranza, ci saranno cielo nuovi e tempi nuovi.