Ogni tanto fa bene rilassarsi un po!
Un riparo tranquillo per pensieri in cammino di un bislacco peripatetico...
domenica 23 gennaio 2022
Una domenica comoda...tra vaccino e divano
Ogni tanto fa bene rilassarsi un po!
sabato 15 gennaio 2022
Eugenie Grandet-Balzac
Una ragazza vittima dell' avarizia di un padre che ama solo se stesso e il suo oro ( anche più di se stesso). Una vita condotta nelle ristrettezze parsimoniose e anche inutili viste le immense ricchezze del genitore. Una madre dolce che non può contrastare gli avvenimenti che si susseguono fino a rimanerne uccisa. Un amore totalmente idealizzato destinato a non concretizzarsi mai anch' esso succube degli interessi degli uomini.
Eugenie una ragazza ambita da due pretendenti solo per l' immenso patrimonio che erediterà, conosce e si innamora di un suo cugino che purtroppo si ritrova in disgrazia. Lei lo aiuta con il suo oro facendolo partire per le Indie dove farà fortuna ma scorderà il suo sentimento appena nato per la ragazza.
Il padre, M. Grandet, "brav' uomo" come lo chiama Balzac, viene a sapere della cosa e reclude la figlia in camera a pane e acqua, fino a farne morire dal dispiacere la madre.
Si riappacificherà con Eugenie, solo per paura che possa essere privato del patrimonio dalla figlia in quanto erede della moglie moribonda.
Anche lui morirà qualche anno più tardi assolutamente attaccato ai suoi averi,
tanto da voler afferrare con un' ultima azione anche il crocifisso dorato del curato che gli sta impartendo gli estremi sacramenti. Avaro fino alla fine!
Clarles il cugino tanto amato ritornerà ma ormai intenzionato a sposare un' altra donna sempre per calcolo e interesse.
Eugenie Grandet diverrà ricca ma la sua vita non sarà mai come l' aveva sognata.
Un libro bellissimo da non perdere assolutamente!
domenica 9 gennaio 2022
Gli indifferenti- Moravia
Ambientato negli anni venti del secolo scorso, è la storia di una famiglia di benestanti caduta in qualche modo in disgrazia. La storia si dipana in pochi giorni e evidenzia il male di vivere dei componenti esacerbato dall' indifferenza di tutti verso quello che accade.
Una madre vedova troppo concentrata su se stessa e sui suoi sentimenti adombrati dalla gelosia, un figlio assolutamente indifferente a tutto quello che gli accade intorno e che invece di vivere il momento, immagina come dovrebbe essere senza mai concludere nulla. Una figlia assolutamente abulica e stanca della monotonia famigliare che pur di fare qualcosa si getta nella braccia di un arrivista senza troppi scrupoli fino ad accettare un matrimonio del quale non le importa proprio. Il titolo è assolutamente esatto per la vicenda e che lascia anche il lettore nello stesso stato d' animo dei protagonisti rispetto al racconto.
La lettura scorre velocemente e quasi distrattamente si arriva al termine, tutto resta sospeso e ti lascia indifferente.
giovedì 6 gennaio 2022
Epifania 1992
domenica 2 gennaio 2022
La lettera scarlatta- Hawthorne
Ambientato nella Boston puritana del 1600.
Ester una donna rimasta sola viene bollata di adulterio per aver concepito una bambina mentre il marito è fuori e creduto morto da tutta la comunità. La condanna per lei è una lettera scarlatta appuntata sul petto, una A, forse una iniziale, A come adulterio ma che può essere interpretata anche in altri modi, A come amore per esempio.
La storia nasce da un episodio realmente accaduto allo scrittore e narrato nella prefazione, nel periodo in cui era impiegato presso l' ufficio della dogana. Il lembo della lettera realmente gli capitò nelle mani e su questo reperto la mente di Hawthorne elaborò la trama, inventata naturalmente, del romanzo.
Una storia appassionante, non molto elaborata se vogliamo, ma che stigmatizza l' ipocrisia di una mentalità religiosa e sociale profondamente bacchettona sempre pronta al giudizio e a puntare il dito.
Un bel libro che avevo già letto. Un consiglio può essere quello di non farsi spoilerizzare il nome del padre della bambina. La prima volta che l' ho letto è stato una bella sorpresa scoprirlo.
sabato 25 dicembre 2021
Guerra e pace- Tolstoj
Una storia, o meglio un insieme di storie avvincenti divise tra i campi di battaglia ai tempi di Napoleone, e i salotti dell' aristocrazia del 1800. La contrapposizione tra l' ozio e l' affaccendarsi della guerra, l' opulenza dei nobili e il sangue, il sudore, la fatica dei comuni soldati fa riflettere. Il primo libro si chiude con la disfatta di Austerlitz tra la gioia di Napoleone e il malcontento dei feriti.
Tutto si dipana sempre su due fronti letterari e tematici e tutto porta alle considerazioni finali dell' autore sull' ineluttabilità degli avvenimenti, in contrapposizione del libero arbitrio dei comandanti e dei sovrani che si condensa in una pericope:
"Perché la mia azione sia libera, è indispensabile che non esista ostacolo di sorta. Per figurarci un uomo libero, bisognerebbe collocarlo al di fuori dello spazio, il che evidentemente è impossibile."
Dalla quale di evince che ci sono eventi che non possono essere, se non accettati, evulsi dalla situazione storica dei popoli
Un libro imponente nella struttura e nei contenuti. Un bel mattone che nella versione e-book conta quasi 2100 pagine. Un buon modo per entrare nel mondo delle guerre napoleoniche dal punto di vista russo.
Consigliato certamente insieme a "L' idiota" di Dostoevskij per avere un quadro d' insieme del periodo storico.
domenica 5 dicembre 2021
Un padre sorridente, un Santo
Non potevo esimermi da scrivere qualche riga su questo evento che, se pure aspettato in un certo qual modo, ci ha sorpreso un po' tutti.
È venuto a mancare uno dei miei padri spirituali più importanti, forse il più importante in quanto il primo in ordine cronologico. Don Martino Costantini è il sacerdote della mia prima Comunione, della Cresima, mio professore alle medie. Devo a lui la mia passione per la religione, è stato il battistrada del mio cammino spirituale, mi ha dato i primi rudimenti per avvicinarmi a questo grande e meraviglioso mistero dell' Eterno.
Come fare a dimenticare la sua dolcezza, la gioia che infondeva, le sue battute a volte pungenti. Le risate gioiose che mi ha provocato durante le sue catechesi, ma anche la sua serietà quando parlava del mistero di Dio.
Ricordo un episodio, tragico e commovente, ma che la dice lunga su come lui intendeva la spiritualità. Ero piccolo e insieme agli altri bambini che si preparavano per la Comunione ero in chiesa durante il catechismo. Ad un tratto Don Martino entrò tutto trafelato in chiesa e disperato gridò :" Hanno sparato al Papa, hanno sparato al Papa!" E senza dire altro arrivò fino all' altare e si gettò in ginocchio a pregare. Non posso dimenticare quella scena ê fortemente impressa in me e mi ha sicuramente cambiato.
I sacerdoti allora davvero lottavano senza posa col demonio, non con gli esorcismi. Allora Martina Franca era percossa da un male grave, tanti ragazzi si perdevano prendendo strade oscure, girava l' eroina e loro, i sacerdoti, si impegnavano con le unghie e i denti per mantenere i piccoli e i ragazzi in parrocchia. Non era facile e Don Martino era un misto tra dolcezza e fermezza risoluta.
Insomma Don Martino è un Santo e io ho avuto il privilegio di conoscerlo personalmente. Non mi mancherà perché è sempre stato e continuerà ad essere nelle mie preghiere.