domenica 28 agosto 2022

LA BOTTEGA DELL' ANTIQUARIO-Charles Dickens

 Scritto nel 1840 e ambientato a Londra, due personaggi, la piccola Nella e un vecchio antiquario vivono le loro vicissitudini di povertà, smarrimento e dolore.

La bottega dell' antiquario

Un anziano nonno che cerca in tutti modi di migliorare la vita della sua amata nipotina ma che sbagliano modi e traiettorie la catapulta nella più totale indigenza. Le strade più semplici quasi mai sono le soluzioni, infatti l' anziano cerca la fortuna nel gioco perdendo tutto e rimanendo invischiato nella grinfie dei creditori. Non resta che fuggire come nomadi senza una meta in cerca di elemosine.

Tante storie satelliti di tanti personaggi fanno da sfondo alla trama principale. Delusioni, arrivismo, cattiveria ma anche buoni sentimenti e altruismo gratuito, tutto condensato in un racconto pregno di vita. Quando però tutto sembra volgere al meglio la conclusione tragica lascia il lettore con l' amato in bocca. Chiunque legga questo libro si aspetta un finale gioioso, purtroppo non è così. Il suo autore non l' ha voluto.

Bello! Fa pensare. 

mercoledì 15 giugno 2022

"GESÙ PENSACI TU"- Grazia Ruotolo Luciano Regolo

 "Gesù pensaci Tu"

Don Dolindo


Il motto di Don Dolindo Ruotolo, più volte ripetuto in questa biografia avvincente come un romanzo. 
Un libro che ti fa rimanere incollato alla lettura. Avvincente nelle storie, frasi, aneddoti di vita di questo "Santo" partenopeo contemporaneo di San Pio da Pietrelcina  col quale condivide molti carismi.
La profondità del pensiero di quest' uomo lascia una gioia in chi gli si avvicina meravigliosa.
Ho letto questo libro su consiglio di un sacerdote e ne sono veramente lieto.
Un uomo che occorre scoprire. Leggere questa biografia, fatta da una sua nipote o meglio cugina che lo ha conosciuto personalmente, stimola la curiosità a un approfondimento più curato. 
Non si può facilmente descrivere questo testo che può essere solo meditato nel profondo.
Lo consiglio vivamente perché è luce per l' anima.

giovedì 9 giugno 2022

LA COSCIENZA DI ZENO-Italo Svevo

 —Scriva!Scriva! Vedrà come riuscirà a vedersi intero.

Italo Svevo


Zeno Cosini. La storia di in inetto, ipocondriaco, malato immaginario che si mette nelle mani di uno psicoterapeuta per riuscire a superare le sue fisime sulla salute. Il racconto è il resoconto della vita di questo paziente che viene messo in piazza dal suo medico per ripicca per aver interrotto la cura.
Il suo rapporto col fumo, la morte del padre, un matrimonio che lui subisce con una donna che non ama ma della quale non può più fare a meno, l' amante, il suo lavoro dove lui, inetto, non riesce a collocarsi, lo scoppio della guerra.Infine l' abbandono della terapia che non gli porta giovamento anche se in qualche modo gli fa fare un resoconto di tutta la sua esistenza.
Un uomo strano con numerose contraddizioni, che si innamora di una donna e ne sposa la sorella perché subisce la situazione che lui stesso ha creato. Questa storia inevitabilmente ritornerà nella sua vita ciclicamente scandendo le tappe della sua esistenza, cosa inevitabile perché la donna amata resta in famiglia come un richiamo alla memoria. 
In tutto quello che svolge Zeno sarà sempre uno che subisce gli eventi e nonostante questo riesce a dimostrarsi una persona a modo almeno in superficie. L' analisi della terapia però, che scava nel suo profondo mette in luce tutta la sua parte oscura, le bugie, i tradimenti, quasi una bipolarità tra quello che gli altri osservano in lui e quello che lui veramente sente. 
una persona che tenta di realizzarsi ma resta incompiuto in tutto quello che intraprende. 

Un libro nel quale ognuno può trovare una parte di sé. Da leggere assolutamente.

mercoledì 1 giugno 2022

CORTO VIAGGIO SENTIMENTALE-Italo Svevo

 "Il difficile è di trovare il treno.Poi non lo guido mica io"

Italia Svevo


Questa fu la risposta che Sig. Aghios  diede alla moglie che non si fidava della buona riuscita del viaggio.
Un piccolo viaggio da Milano a Trieste che avrebbe dovuto chiudersi con un affare finanziario. Per questo Il Sig. Aghios aveva con sé una ingente quantità di denaro.
Il percorso reale sui binari si affianca a quello filosofico e interiore del protagonista che cerca un piccolo spazio di libertà personale nella quotidianità della vita matrimoniale. Incontra passeggeri che gli lasciano qualcosa nella mente e altri che purtroppo gli "preleveranno" parte della somma che tiene in consegna avvalorando così i timori della moglie sulla sua inettitudine. Del resto nei testi di Svevo l' inetto è sempre presente come un personaggio occulto e per questo lo scrittore è così famoso.
Il tutto avviene per il buon cuore dell' Aghios che si fa coinvolgere dalla storia di un passeggero conosciuto nello scompartimento con il quale a spese del protagonista farà una sosta a Venezia dove i due si racconteranno e si confideranno. 
Il compagno di viaggio però si dimostrerà senza troppi scrupoli nell' allegerire il bagaglio dell' altro .
La storia finisce così con un risveglio in treno e con l' amara sorpresa. Non ci è dato di sapere la reazione della moglie perché l' opera di Svevo è rimasta incompiuta.
Un testo che si legge velocemente, di poche pagine, ma intenso e introspettivo.
È un vero corto viaggio sentimentale!



lunedì 30 maggio 2022

L' albero di Giuda...tra tradizione e realtà.

 Quella che stiamo per raccontare è la storia di un albero particolare. 
CERCIS SILIQUASTRUM



Un albero che stranamente emette la sua infiorescenza prima delle foglie. La cosa è molto strana alla vista perché prima l' albero spoglio si ricopre totalmente di fiori rossi e dopo diventa tutto verde.

Mi sono interessato di questo arbusto per caso, come sempre mi accade, passeggiando per le strade della mia città. Questa mattina ero In giro con la mia ragazza a quattro zampe e portandola al parco, il mio occhio si è posato su un ramo pieno di vegetazione e, stranamente, di baccelli verdi. Mi sono chiesto cosa ci facessero dei piselli appesi a un albero. La forma era proprio quella. Così con l' aiuto di Google mi sono informato e subito ho potuto rilevare il nome comune di questa pianta: " L' albero di Giuda". 
Figurarsi, non potevo non incuriosirmi come una scimmia e mi sono documentato.

La pianta si chiama CERCIS SILIQUASTRUM (navicella e bacello) per via dei frutti che sono davvero identici ai bacelli dei piselli ed è conosciuta ormai da secoli come albero di Giuda. La tradizione ha attribuito a questa pianta una storia molto particolare. Secondo questa tradizione Giuda Iscariota avrebbe dato a Gesù il bacio del tradimento proprio sotto quest' albero. Inoltre il discepolo, in seguito, sopraffatto dai rimorsi, avrebbe scelto proprio questa stessa pianta per la propria impiccagione. Da quel momento in poi questa pianta è stata considerata un albero pervaso dalla sfortuna, così Dio per ripristinare la sua reputazione  gli  fece dono di fiorire prima del tempo per essere ammirato nella sua bellezza.
Effettivamente la sua fioritura di albero spoglio risulta bella e triste al tempo stesso.

CERCIS SILIQUASTRUM



In realtà la storia è solo un mito. L' albero proviene veramente dal Mediterraneo orientale e dall' Asia Minore, ma il suo nome riferito a Giuda è indicativo della regione della Giudea più che del discepolo.
 
Comunque sia la storia che la pianta sono affascinanti e rappresentano una parte della nostra tradizione cristiana ed è stato bello per me scoprire qualcosa di nuovo che non conoscevo. 
Quest' albero oggi è molto diffuso nelle nostre città e i suoi fiori,crudi, sono anche commestibili.

domenica 29 maggio 2022

LE GLORIE DI MARIA-Sant' Alfonso Maria De Liguori

 "Sappi mia carissima Regina che di questo mio piccolo omaggio io voglio la ricompensa".
Sant' Alfonso


Questa è la prima frase che l' autore Vescovo e Santo rivolge alla sua Signora nell' incipit di questo trattato teologico mariano pubblicato per la prima volta nel 1750. 
Nel tempo è diventato uno dei capisaldi dell' insegnamento alla devozione della Madonna.
Sicuramente, se pur scritto in maniera semplice,è un testo non così immediato nella comprensione. Come tutti i testi teologici ha bisogno di essere rimasticato più volte per essere assorbito. Molti riferimenti riprendono la tradizione popolare che al giorno d' oggi potrebbero fare storcere il naso a un lettore che non voglia scendere in profondità delle verità di fede contenute.
Al secolo Sant' Alfonso era un avvocato e in questo testo viene fuori la sua arte "oratoria" e retorica. Il Santo difende bene la sua causa che consiste nel dimostrare che la devozione alla Madre non inficia quella del Figlio ma anzi la supporta e aiuta il devoto ad avvicinarsi ancora di più  al mistero Trinitario.
Non è un libro che si possa leggere a letto prima di dormire. Va meditato e letto in tranquillità, per comprenderne a pieno il tessuto teologico di cui è pregno.
Leggere tutto il testo in maniera sequenziale non è la maniera ideale per averne il massimo beneficio. Occorrerebbe, come suggerito nelle prefazioni, leggere brani isolati a seconda delle varie celebrazioni liturgiche e delle feste mariane durante l' anno. Il libro è pieno di tutti i sentimenti che possono essere suggeriti per ogni periodo dell' anno.
Può essere anche considerato un punto di partenza per una teologia più avanzata perché i riferimenti ai teologi più illustri della dogmatica cristiana sono veramente infiniti, tanto che l' approfondimento sulla tematica mariana ne risulterebbe inesauribile.
Un libro che consiglio vivamente.



giovedì 26 maggio 2022

"Visitazione" di Giuseppe Tomasoli

 
"Visitazione" 1730

Leggendo un libro su Maria e le sue virtù, mi sono imbattuto in un' immagine della Madonna che mi  ha subito calamitato l' attenzione.
Tra le migliaia di immagini che mi sono capitate sotto gli occhi della Vergine, non mi era mai successo di vedere quest' opera ed effettivamente cercando in internet qualcosa di questo quadro e sul suo autore ho trovato molto  poco.
 Si tratta di un' opera del 1730 fatta da Giuseppe Tomasoli e conservata nella chiesa del monastero di San Giovanbattista a Napoli.
Io la trovo stupenda e non capisco perché sia così poco considerata nel web.
Trovo l' immagine di grande potenza espressiva, pare quasi che Maria voglia uscire dal quadro .
Innanzi tutto rilevo la differenza tra le protagoniste principali e il resto dello sfondo, sembrano quasi sovrapposte. Zaccaria e Giuseppe  appaiono sfocati rispetto alla maestà di Maria. Gli stessi vestiti delle due donne pur essendo dell' epoca non ricalcano la semplicità domestica di Maria ed Elisabetta che sicuramente vestivano indumenti più semplici e casalinghi. 
La figura di Maria si staglia ritta al centro mentre le altre tre sono curve sotto il peso degli anni, la Madonna è la giovane che porta in seno la nuova Vita e non indossa le scarpe, segno di leggiadria e novità. Giuseppe, Zaccaria, la stessa Elisabetta sono ricurvi sotto la tradizione, la regola ebraica e Maria invece illuminata in primo piano che porta in sé il nuovo tanto atteso.

Ora io non mi interesso di arte se non per quello che può suscitarmi mentre guardo e quest' opera mi ha incuriosito molto. La trovo davvero bellissima. Inoltre c'è un particolare nella descrizione del libro che risulta una novità per me: il fatto che Maria sia accompagnata da Giuseppe, cosa che non viene espressa palesemente nei vangeli. L' autore qui azzarda l' ipotesi che Giuseppe durante il viaggio"in fretta" di Maria verso Ain-karim, fosse già persuaso della purezza della sua sposa. La cosa mi pare anche plausibile, in quanto l' idea una ragazza sola e di nell' aspetto in viaggio non mi sembra così accettabile per quei tempi.
Il genio artistico a volte può aggiungere particolari interessanti che non sono contemplati nei documenti storici.
Pubblico l' immagine spe
rando di fare cosa giusta e gradita.