martedì 13 febbraio 2024

LA LUNA E IL FALÒ -Cesare Pavese

 Chi può dire di che carne sono fatto? Ho girato abbastanza il mondo da sapere che tutte le carni sono buone e si equivalgono...

La luna e i falò


Ritornare al paese anche quando non si ha un paese di origine, ma solo un luogo dove si è vissuti, senza radici, senza poterle conoscere.
Un bambino che viene abbandonato e la sua crescita rivista con gli occhi di un uomo che ricorda il suo passato ritornando nei luoghi che lo hanno ospitato.
Una storia che parte quasi in sordina  e che via via accompagna il lettore in un crescendo letterario che alla fine lascia quella punta di delusione tipica che libri che ti lasciano il segno.
Intreccio di vite di paese in un' Italia povera e martoriata dalla guerra, dalla povertà. Un uomo che riesce a risolversi partendo dall' Italia mentre altre vite soccombono sotto il peso dei tragici momenti storici.
Un libro da leggere. Un piccolo capolavoro che ti proietta nell' Italia povera dei primi 900.

venerdì 2 febbraio 2024

LA BIBLIOTECA PERDUTA DELL' ALCHIMISTA -Marcello Simone.

 Le quattro fatiche dell' alchimia non sono - come avevo creduto- i gradini di una scala, ma fanno parte di una ruota che gira in moto eterno.

Alchimia
Anno 1227, uno strano rapimento e un timido tentativo di liberazione trasportano il lettore in un ginepraio di situazioni, intrighi, misteri che si dipanano mentre si svolgono i fatti, fino alla completa comprensione alla fine del testo, quando tutto si comprende e si svela.

Un viaggio nelle tradizioni, credenze e superstizioni del medioevo sempre affascinanti che incollano il lettore al testo. Un ottimo thriller che sposa perfettamente la storia con l' invenzione.

Fantasia e storia in un ricamo perfetto.

Letto con piacere e consiglio a tutti.

domenica 5 novembre 2023

SAUDAGI..."Dietro la villa"

 Ti piglia a 52 anni e non c'è niente da fare!



Questa sera mi sono ritrovato a passare nel giardino comunale  del mio paese, quello che comunemente noi chiamiamo "villa". Per noi martinesi la villa è stato un punto d' incontro, un luogo dove lasciare le pesantezze delle nostre giornate adolescenziali. Noi degli anni '60-'70-'80 la conosciamo bene, ci abbiamo passato tutte le serate della nostra adolescenza. Era il luogo del ritrovo, del fare conoscenza, del 'mettersi insieme", del lasciarsi. Una fiumana di ragazzi e ragazzi che non avevano internet, WhatsApp, YouTube, che conoscevano solo i videogames di Giulio, andiamo alla "Bilia", di diceva. Ragazzi e ragazzacci che si pestavano a sangue a volte, un vociare intenso, che si rideva di niente, ma con i denti di un sorriso vero, non con le faccine delle emoticon, che quando ti  piaceva qualcuna, prendevi il coraggio in mano, le farfalle nello stomaco e col cuore in gola glielo dicevi, non gli mettevi il like su una foto filtrata. Si era nudi di fronte alla realtà. 
Così questa sera ho ripercorso quei luoghi: la villa, la rotonda, la vasca dove qualcuno si appartava a pomiciare e inevitabilmente mi è tornata la nostalgia di quei tempi, di tutti quegli amici che sono andati via insieme ai miei capelli, ai sogni.  Un deserto, nessuno più frequenta questo luogo, la "vita" pare abbia cambiato zona si deve essere spostata da qualche altra parte e in fondo credo sia giusto anche questo...
Si, mi mancano quei tempi, la spensieratezza che ha lasciato il campo alla responsabilità. 
Per stasera va così e tra le scarpe ed il berretto si è piazzata pure la SAUDAGI. 

Domani un altro giorno.

domenica 17 settembre 2023

CRISTO DESTINO DELL' UOMO-Luigi Negri

 Un uomo che preferisce è un uomo che esiste

Cristo



Scritto durante il congresso di Rimini è un testo  di qualche anno fa del 1998.
Il rapporto con se stessi, con Dio, con la comunità. Un cercarsi per trovarsi nella fraternità per farsi dire da Cristo attraverso la collettività come essere per diventare veramente liberi.
Lavorare su se stessi facendosi aiutare e fare scelte definitive è difficile ma nasconde in se il vero senso e anche lo scopo della vita. 
Le comunità aiutano ad essere veramente liberi, a mettersi di fronte alla vita e capire che questa è una propria responsabilità.
Parole come : libertà, fraternità, felicità, responsabilità e destino vengono spiegate nella loro radice più autentica, quella cristiane che si basa sulla scelta di preferire Cristo al mondo per vivere nel mondo come Cristo vuole da chi decide di seguirlo.
Ogni giovane dovrebbe leggerlo!

domenica 30 luglio 2023

L' ITALIA IN GUERRA (P.P. Cervone)

 Nove milioni di morti e sei milioni di mutilati...
L' Italia in guerra



Questo solo tra i militari, oltre venti milioni di morti e ancora oggi non si riesce ad avere una stima precisa della totalità dei decessi e tutto inizia con un attentato, ottima scusa per organizzare una guerra totale che doveva essere solo di poche settimane. 
Tutta la storia di questa follia che ha avuto ripercussioni che ancora oggi ci portiamo addosso.
Un libro interessante, che  spiega in maniera molto semplice, tutti gli avvenimenti dall' attentato di Sarajevo al patto di Londra. La "Mano nera" i voltagabbana, gli eroi, la geopolitica del tempo.
Un' ottima lettura per capire.

venerdì 17 febbraio 2023

HARI OM TAT SAT....tra vero e verosimiglianza

 
HARI Om Tat Sat

Sono appena rientrato, abbastanza pensieroso per una frase letta e che mi sta facendo riflettere parecchio.
Sono quelle sensazioni che ti prendono in maniera subdola, che ti lasciano con un senso di incompiuto. Sai che c'è qualcosa che non va ma non riesci a capirlo subito. Una riflessione latente che stenta ad emergere nella superficie dei pensieri. Mi spiego.
Esco di casa per alcune commissioni e passo davanti ad un centro di Yoga. Sono sempre interessato a questi luoghi, credo che siano comunque affascinanti e certamente attraenti per un cattolico "atipico" come me. Una scritta inevitabilmente calamìta la mia attenzione; si tratta di un pannello grande sul quale alberga una scritta tradotta dal sanscrito: << Hari Om Tat Sat>>.
Ma cosa significa esattamente? 
Le traduzioni c'è la danno come " Ciò che è verità"
Allora mi si aprono un mondo di difficoltà e di domande senza risposta. 
Mi chiedo cosa possa comunicare questa frase all' ingresso di un luogo dove si pratica una disciplina che nel suo significato indica " unione". La frase dice che ( in poche parole) il creatore e il creato sono un' unica cosa. 
Quello che mi confonde è che lo Yoga sia una pratica e come questa possa essere definita Verità. 
La verità è qualcosa che permane immutabile, uguale a se stessa mentre una qualsiasi pratica è di per sé mutevole. 
Da cattolico non posso fare finta di nulla, non posso "ragionare, guardare e passare", perché la considerazione è sottile ma sostanziale.
Una pratica può essere un mezzo, che sia preghiera, meditazione, asana o ascolto, qualcosa che possa portare alla verità tutta intera, ma fare intendere che in un luogo o in una pratica ci sia l' obiettivo da raggiungere, mi sembra un errore grossolano che induce nell' errore.
Insomma per farla breve, dire che lo Yoga sia ciò che è verità la reputo aprioristicamente una menzogna se pure io lo ami e lo pratichi assiduamente.

Ripeterò sempre, e qui il mio cattolicesimo emerge e la fa da padrone, che la Verità non possa che essere  una persona.

Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».(Gv 14,6)


mercoledì 15 febbraio 2023

DANTE ENIGMA-Matteo Strukul

 " Il cavaliere ghibellino era ormai a pochi passi da lui. Dante non aveva nulla con cui difendersi"

Dante Enigma

La battaglia di Campaldino, evento centrale di tutto il medioevo diventa in questo romanzo storico la chiave di lettura di tutta la passione letteraria del poeta fiorentino che da giovane letterato e guerriero non riesce a districarsi tra la sua passione talentuosa e una società guerrafondaia e sanguinaria. Quello che Dante osserva in quella battaglia lo segnerà per sempre sia nella vita che nel suo modo di scrivere. 

I personaggi che si avvicendano nel romanzo saranno riproposti nella Divina Commedia e sono raffigurati nel loro aspetto più interiore come Béatrice, il Conte Ugolino,Giotto con il quale l' autore azzarda un' amicizia intima non menzionata i nessun documento dell' epoca.
Il male oscuro di Dante ripreso da alcuni canti dell' inferno, il rapporto difficile con Gemma sua sposa devota e frustrata contribuiscono a delineare un profilo psicologico del poeta inedito e molto interessante


venerdì 6 gennaio 2023

Sulla morte...tra Papi e calzolai.

 Epifania.

Calzolai


Questi sono giorni molto strani. Cambiamenti, ritorni di memoria, antichi dolori e nuove situazioni.
La morte di questo Papa ci lascia un grande vuoto che può essere colmato solo attraverso gli scritti e i pensieri che ha consegnato all' umanità. Non tutti conoscono lo spessore intellettuale di questo uomo semplice di Dio. Chiunque abbia letto i suoi scritti non può restare indifferente davanti a tanta sapienza. 
A questo di aggiunge la perdita di un uomo semplice nella sua quotidianità, del quale nessuno parlerà sui giornali poiché uomo normale che nessuno ha conosciuto e che lascerà la sua saggezza solo ai parenti più stretti che lo hanno conosciuto. Un calzolaio, ed io figlio di un uomo che ha praticato lo stesso mestiere non posso rimanerne insensibile. "Un uomo buono", lo ha definito la figlia e non poteva essere altrimenti perché una persona abituata a riparare e lucidare scarpe non può elevarsi in arroganza.
Così da un lato un esperto di "testa",se così si può dire dall' altro uno esperto di 'piedi". 
Una volta una nota donna dello spettacolo, ormai deceduta, disse che bisogna curare la testa e i piedi perché e con essi che si va sempre avanti.
In questo blog non facciamo che ribadire sempre questo concetto. Le scarpe ed il berretto delimitato un segmento che chiamiamo uomo e questi due uomini, saggi per il loro sapere e la loro vita sazia di anni, sono stati preziosi per questo bislacco segmento che si chiama Vincenzo.



domenica 1 gennaio 2023

LE AFFINITÀ ELETTIVE - Johann Wolfgang von Goethe

 "È cosa che riguarda l' amico nostro..."

Goethe



Da questa frase parte tutto un un susseguirsi di avvenimenti che i protagonisti non possono far altro che subire, nonostante gli sforzi di contrapporvi le ragioni morali, quelle religiose, il quieto vivere. Ma tutto sarà inutile, secondo Goethe ci sono cose che non si possono evitare, che si possono solo subire. Quando due caratteri, due anime si incontrano e sono fatte l' uno per l' altra, tentare di ostacolare gli eventi porta solo all' infelicità. Nulla vale il tenersi lontani, partire o riproporsi di non coltivare certi sentimenti. Tutto è vano fino all' estremo sacrificio che alla fine ricongiungerà quelle persone. La storia e leggera a tratti, altre volte commovente e alla fine pervasa di una tristezza che la trasforma in tragedia. Un libro psicologico alimentato da sprazzi di saggezza dell' autore che mette nei pensieri dei personaggi.

Un bel libro.

lunedì 12 settembre 2022

Bandiere e Paese a pezzi.

Bandiere

 E cosa volete che vi dica...

Quando uno passa davanti ad una scuola, luogo di cultura, di emancipazione, di rispetto per le istituzioni, dove la forma dovrebbe essere tutto e alza lo sguardo e vede le bandiere in questo stato, non puo' che capire anche tutto il resto.

Ci chiediamo perchè la forma, le istituzioni, lo Stato vengano sempre così bistrattati...
Ma non voglio fare di tutta l'erba un fascio. Ci sono sicuramente luoghi di cultura dove tutto funziona egregiamente. Purtroppo però vedere queste eccezioni fa male. in una scuola ci sono centinaia di giovani che dovrebbero essere invogliati al rispetto e a sentirsi onorati di appartenere a questa società. Cosa può pensare un ragazzo che vede i simboli della sua patria e dell' Europa in queso stato. Soprattutto in questo luogo dove lavorano Preside, insegnanti, Operatori, segretari, nessuno si è mai preoccupato di alzare lo sguardo?
Non ci capisco niente, mi spiace solamente.
E quando penso a questo capisco anche la nuova classe di  politici che stiamo per eleggere che anche loro non hanno più nulla da dire.
Questa volta sotto il berretto c'è poco da essere bislacchi, perchè vedo che c'è gente che mi supera.


domenica 28 agosto 2022

LA BOTTEGA DELL' ANTIQUARIO-Charles Dickens

 Scritto nel 1840 e ambientato a Londra, due personaggi, la piccola Nella e un vecchio antiquario vivono le loro vicissitudini di povertà, smarrimento e dolore.

La bottega dell' antiquario

Un anziano nonno che cerca in tutti modi di migliorare la vita della sua amata nipotina ma che sbagliano modi e traiettorie la catapulta nella più totale indigenza. Le strade più semplici quasi mai sono le soluzioni, infatti l' anziano cerca la fortuna nel gioco perdendo tutto e rimanendo invischiato nella grinfie dei creditori. Non resta che fuggire come nomadi senza una meta in cerca di elemosine.

Tante storie satelliti di tanti personaggi fanno da sfondo alla trama principale. Delusioni, arrivismo, cattiveria ma anche buoni sentimenti e altruismo gratuito, tutto condensato in un racconto pregno di vita. Quando però tutto sembra volgere al meglio la conclusione tragica lascia il lettore con l' amato in bocca. Chiunque legga questo libro si aspetta un finale gioioso, purtroppo non è così. Il suo autore non l' ha voluto.

Bello! Fa pensare. 

mercoledì 15 giugno 2022

"GESÙ PENSACI TU"- Grazia Ruotolo Luciano Regolo

 "Gesù pensaci Tu"

Don Dolindo


Il motto di Don Dolindo Ruotolo, più volte ripetuto in questa biografia avvincente come un romanzo. 
Un libro che ti fa rimanere incollato alla lettura. Avvincente nelle storie, frasi, aneddoti di vita di questo "Santo" partenopeo contemporaneo di San Pio da Pietrelcina  col quale condivide molti carismi.
La profondità del pensiero di quest' uomo lascia una gioia in chi gli si avvicina meravigliosa.
Ho letto questo libro su consiglio di un sacerdote e ne sono veramente lieto.
Un uomo che occorre scoprire. Leggere questa biografia, fatta da una sua nipote o meglio cugina che lo ha conosciuto personalmente, stimola la curiosità a un approfondimento più curato. 
Non si può facilmente descrivere questo testo che può essere solo meditato nel profondo.
Lo consiglio vivamente perché è luce per l' anima.

giovedì 9 giugno 2022

LA COSCIENZA DI ZENO-Italo Svevo

 —Scriva!Scriva! Vedrà come riuscirà a vedersi intero.

Italo Svevo


Zeno Cosini. La storia di in inetto, ipocondriaco, malato immaginario che si mette nelle mani di uno psicoterapeuta per riuscire a superare le sue fisime sulla salute. Il racconto è il resoconto della vita di questo paziente che viene messo in piazza dal suo medico per ripicca per aver interrotto la cura.
Il suo rapporto col fumo, la morte del padre, un matrimonio che lui subisce con una donna che non ama ma della quale non può più fare a meno, l' amante, il suo lavoro dove lui, inetto, non riesce a collocarsi, lo scoppio della guerra.Infine l' abbandono della terapia che non gli porta giovamento anche se in qualche modo gli fa fare un resoconto di tutta la sua esistenza.
Un uomo strano con numerose contraddizioni, che si innamora di una donna e ne sposa la sorella perché subisce la situazione che lui stesso ha creato. Questa storia inevitabilmente ritornerà nella sua vita ciclicamente scandendo le tappe della sua esistenza, cosa inevitabile perché la donna amata resta in famiglia come un richiamo alla memoria. 
In tutto quello che svolge Zeno sarà sempre uno che subisce gli eventi e nonostante questo riesce a dimostrarsi una persona a modo almeno in superficie. L' analisi della terapia però, che scava nel suo profondo mette in luce tutta la sua parte oscura, le bugie, i tradimenti, quasi una bipolarità tra quello che gli altri osservano in lui e quello che lui veramente sente. 
una persona che tenta di realizzarsi ma resta incompiuto in tutto quello che intraprende. 

Un libro nel quale ognuno può trovare una parte di sé. Da leggere assolutamente.

mercoledì 1 giugno 2022

CORTO VIAGGIO SENTIMENTALE-Italo Svevo

 "Il difficile è di trovare il treno.Poi non lo guido mica io"

Italia Svevo


Questa fu la risposta che Sig. Aghios  diede alla moglie che non si fidava della buona riuscita del viaggio.
Un piccolo viaggio da Milano a Trieste che avrebbe dovuto chiudersi con un affare finanziario. Per questo Il Sig. Aghios aveva con sé una ingente quantità di denaro.
Il percorso reale sui binari si affianca a quello filosofico e interiore del protagonista che cerca un piccolo spazio di libertà personale nella quotidianità della vita matrimoniale. Incontra passeggeri che gli lasciano qualcosa nella mente e altri che purtroppo gli "preleveranno" parte della somma che tiene in consegna avvalorando così i timori della moglie sulla sua inettitudine. Del resto nei testi di Svevo l' inetto è sempre presente come un personaggio occulto e per questo lo scrittore è così famoso.
Il tutto avviene per il buon cuore dell' Aghios che si fa coinvolgere dalla storia di un passeggero conosciuto nello scompartimento con il quale a spese del protagonista farà una sosta a Venezia dove i due si racconteranno e si confideranno. 
Il compagno di viaggio però si dimostrerà senza troppi scrupoli nell' allegerire il bagaglio dell' altro .
La storia finisce così con un risveglio in treno e con l' amara sorpresa. Non ci è dato di sapere la reazione della moglie perché l' opera di Svevo è rimasta incompiuta.
Un testo che si legge velocemente, di poche pagine, ma intenso e introspettivo.
È un vero corto viaggio sentimentale!



lunedì 30 maggio 2022

L' albero di Giuda...tra tradizione e realtà.

 Quella che stiamo per raccontare è la storia di un albero particolare. 
CERCIS SILIQUASTRUM



Un albero che stranamente emette la sua infiorescenza prima delle foglie. La cosa è molto strana alla vista perché prima l' albero spoglio si ricopre totalmente di fiori rossi e dopo diventa tutto verde.

Mi sono interessato di questo arbusto per caso, come sempre mi accade, passeggiando per le strade della mia città. Questa mattina ero In giro con la mia ragazza a quattro zampe e portandola al parco, il mio occhio si è posato su un ramo pieno di vegetazione e, stranamente, di baccelli verdi. Mi sono chiesto cosa ci facessero dei piselli appesi a un albero. La forma era proprio quella. Così con l' aiuto di Google mi sono informato e subito ho potuto rilevare il nome comune di questa pianta: " L' albero di Giuda". 
Figurarsi, non potevo non incuriosirmi come una scimmia e mi sono documentato.

La pianta si chiama CERCIS SILIQUASTRUM (navicella e bacello) per via dei frutti che sono davvero identici ai bacelli dei piselli ed è conosciuta ormai da secoli come albero di Giuda. La tradizione ha attribuito a questa pianta una storia molto particolare. Secondo questa tradizione Giuda Iscariota avrebbe dato a Gesù il bacio del tradimento proprio sotto quest' albero. Inoltre il discepolo, in seguito, sopraffatto dai rimorsi, avrebbe scelto proprio questa stessa pianta per la propria impiccagione. Da quel momento in poi questa pianta è stata considerata un albero pervaso dalla sfortuna, così Dio per ripristinare la sua reputazione  gli  fece dono di fiorire prima del tempo per essere ammirato nella sua bellezza.
Effettivamente la sua fioritura di albero spoglio risulta bella e triste al tempo stesso.

CERCIS SILIQUASTRUM



In realtà la storia è solo un mito. L' albero proviene veramente dal Mediterraneo orientale e dall' Asia Minore, ma il suo nome riferito a Giuda è indicativo della regione della Giudea più che del discepolo.
 
Comunque sia la storia che la pianta sono affascinanti e rappresentano una parte della nostra tradizione cristiana ed è stato bello per me scoprire qualcosa di nuovo che non conoscevo. 
Quest' albero oggi è molto diffuso nelle nostre città e i suoi fiori,crudi, sono anche commestibili.

domenica 29 maggio 2022

LE GLORIE DI MARIA-Sant' Alfonso Maria De Liguori

 "Sappi mia carissima Regina che di questo mio piccolo omaggio io voglio la ricompensa".
Sant' Alfonso


Questa è la prima frase che l' autore Vescovo e Santo rivolge alla sua Signora nell' incipit di questo trattato teologico mariano pubblicato per la prima volta nel 1750. 
Nel tempo è diventato uno dei capisaldi dell' insegnamento alla devozione della Madonna.
Sicuramente, se pur scritto in maniera semplice,è un testo non così immediato nella comprensione. Come tutti i testi teologici ha bisogno di essere rimasticato più volte per essere assorbito. Molti riferimenti riprendono la tradizione popolare che al giorno d' oggi potrebbero fare storcere il naso a un lettore che non voglia scendere in profondità delle verità di fede contenute.
Al secolo Sant' Alfonso era un avvocato e in questo testo viene fuori la sua arte "oratoria" e retorica. Il Santo difende bene la sua causa che consiste nel dimostrare che la devozione alla Madre non inficia quella del Figlio ma anzi la supporta e aiuta il devoto ad avvicinarsi ancora di più  al mistero Trinitario.
Non è un libro che si possa leggere a letto prima di dormire. Va meditato e letto in tranquillità, per comprenderne a pieno il tessuto teologico di cui è pregno.
Leggere tutto il testo in maniera sequenziale non è la maniera ideale per averne il massimo beneficio. Occorrerebbe, come suggerito nelle prefazioni, leggere brani isolati a seconda delle varie celebrazioni liturgiche e delle feste mariane durante l' anno. Il libro è pieno di tutti i sentimenti che possono essere suggeriti per ogni periodo dell' anno.
Può essere anche considerato un punto di partenza per una teologia più avanzata perché i riferimenti ai teologi più illustri della dogmatica cristiana sono veramente infiniti, tanto che l' approfondimento sulla tematica mariana ne risulterebbe inesauribile.
Un libro che consiglio vivamente.



giovedì 26 maggio 2022

"Visitazione" di Giuseppe Tomasoli

 
"Visitazione" 1730

Leggendo un libro su Maria e le sue virtù, mi sono imbattuto in un' immagine della Madonna che mi  ha subito calamitato l' attenzione.
Tra le migliaia di immagini che mi sono capitate sotto gli occhi della Vergine, non mi era mai successo di vedere quest' opera ed effettivamente cercando in internet qualcosa di questo quadro e sul suo autore ho trovato molto  poco.
 Si tratta di un' opera del 1730 fatta da Giuseppe Tomasoli e conservata nella chiesa del monastero di San Giovanbattista a Napoli.
Io la trovo stupenda e non capisco perché sia così poco considerata nel web.
Trovo l' immagine di grande potenza espressiva, pare quasi che Maria voglia uscire dal quadro .
Innanzi tutto rilevo la differenza tra le protagoniste principali e il resto dello sfondo, sembrano quasi sovrapposte. Zaccaria e Giuseppe  appaiono sfocati rispetto alla maestà di Maria. Gli stessi vestiti delle due donne pur essendo dell' epoca non ricalcano la semplicità domestica di Maria ed Elisabetta che sicuramente vestivano indumenti più semplici e casalinghi. 
La figura di Maria si staglia ritta al centro mentre le altre tre sono curve sotto il peso degli anni, la Madonna è la giovane che porta in seno la nuova Vita e non indossa le scarpe, segno di leggiadria e novità. Giuseppe, Zaccaria, la stessa Elisabetta sono ricurvi sotto la tradizione, la regola ebraica e Maria invece illuminata in primo piano che porta in sé il nuovo tanto atteso.

Ora io non mi interesso di arte se non per quello che può suscitarmi mentre guardo e quest' opera mi ha incuriosito molto. La trovo davvero bellissima. Inoltre c'è un particolare nella descrizione del libro che risulta una novità per me: il fatto che Maria sia accompagnata da Giuseppe, cosa che non viene espressa palesemente nei vangeli. L' autore qui azzarda l' ipotesi che Giuseppe durante il viaggio"in fretta" di Maria verso Ain-karim, fosse già persuaso della purezza della sua sposa. La cosa mi pare anche plausibile, in quanto l' idea una ragazza sola e di nell' aspetto in viaggio non mi sembra così accettabile per quei tempi.
Il genio artistico a volte può aggiungere particolari interessanti che non sono contemplati nei documenti storici.
Pubblico l' immagine spe
rando di fare cosa giusta e gradita.


mercoledì 25 maggio 2022

Dall' eroismo di Padre Pio alle ernie degli stolti

 Ma come avrà fatto?
Operato senza anestesia?
Padre Pio operato di ernia


È stata la mia  domanda quando ho letto il fatto su un portale religioso.
Ma andiamo per gradi.
Oggi ricorre l' anniversario della nascita del grande e così amato santo cappuccino Padre Pio. 
Girovagando per il web mi sono imbattuto in un articolo che riportava un avvenimento  vissuto dal santo. Sapevo già che era stato  operato di un' ernia e visto il momento che anch' io sto trascorrendo mi sono subito incuriosito. 
Nel 1925 il Santo si fece visitare per dei  dolori lancinanti al basso ventre che non gli permettevano di svolgere le sue normali funzioni. La diagnosi fu facilmente individuata, si trattava di ernia. Stiamo parlando di un secolo fa quando le tecniche operatorie e i mezzi non erano certamente quelli attuali e la patologia era difficilmente gestibile dai chirurghi. Ma allora, come ora, la cosa si poteva ridurre solo con un intervento al quale il cappuccino si sottopone in maniera eroica. Eroica perché si rifiutò di essere narcotizzato col cloroformio, anestesia dell' epoca. Il motivo non fu un atto di eroismo in se di P. Pio, ma il tentativo del santo di evitare che il chirurgo gli guardasse le ferite delle mani e dei piedi. Precauzione praticamente inutile, pare, perché durante l' operazione il frate svenne più volte lasciando il tempo al medico di ispezionargli comunque le stimmate.
La cosa che riempie di meraviglia resta il fatto che questo tenero frate, già  sofferente  di suo, si sia comunque sottoposto a un vero supplizio della carne, accettando in toto il dolore dei tagli, delle suture e tutto il resto. Anche qui il Cireneo di Cristo ricalcò il modo di Cristo che prima del supplizio si rifiutò di bere il vino misto a mirra che gli fu offerto(altro miscuglio anestetico degli antichi).
A questo punto entro in gioco io! Infatti mi sono definito "l' antitesi di Padre Pio". Una settimana fa anche io mi sono operato per risolvere lo stesso problema con la sola differenza che ho avuto intorno a me un' intera equipe di medici, anestesisti, infermieri e quant' altro, ho ricevuto l' anestesia e il pre anestetico, e nonostante tutto mi sono collassato tanto da creare un po' di scompiglio in sala operatoria. La cosa è continuata durante la notte, con dei residui post operatori che hanno mobilitato più di una volta il personale infermieristico della clinica. Ripeto che la differenza tra i due interventi è abissale per tecnica e tempi di recupero.
Insomma in questo episodio vi ho raccontato, mettendoli a confronto, da un lato l' eroismo dei santi, dall' altro la mollezza dei bislacchi.
Pare che a fine intervento San Pio abbia chiesto perdono al Signore per non essere stato bravo nella sofferenza come Gesù sulla croce. 
Ma allora io? Che dovrei dire...che vergogna!
Chiedo aiuto quindi a Jonathan Swift quando diceva:
"Indubbiamente i filosofi hanno ragione quando ci dicono che nulla è grande o piccolo se non per via di comparazione".
Cerco di rincuorarmi un po'!


martedì 24 maggio 2022

I referenda tra quesiti e incomprensione

 Ci risiamo eh?



Che bello questo periodo!

Il mese pre-elettorale è quel luogo temporale dove piccoli frammenti di memorie rischiarano decenni di oblio!
Cosa vuol dire? Niente volevo fare il figo pensando che sto riscoprendo amici con i quali non mi sono più visto da almeno vent' anni.
E non è fantastico tutto ciò? Non basta! Addirittura, mi sono reso conto che, queste persone non soltanto si ricordano di me ma anche delle facezie che abbiamo vissuto insieme. Che bello, quasi mi commuove.
Comunque, non era di questo che volevo parlare, non divaghiamo più di tanto! Del resto a chi  possono  interessare le scorribande di ex adolescenti che si ritrovano "casualmente" a rimembrar i giorni lieti nella sventura?
In realtà questa mattina, dopo una nottata parzialmente insonne, (e si sa, quando non dormo, la mia mente si imbislacchisce ancor di più del normale) mi è barluginato un pensiero fugace nei miei quattro neuroni che evidentemente si erano allineati apposta stanotte, forse un Happy hour a base di caffeina, per ricordarmi che ancora non mi ero informato sui quesiti referendari.
Stamattina quindi mi sono organizzato e anche aggiornato sul da farsi.

Allora: il 12 Giugno gli italiani saranno interpellati su cinque quesiti referendari, contenuti in altrettante schede di colori differenti.
La traccia principale sul quale si dipaneranno i quesiti è quella del rinnovo del sistema giudiziario italiano( finalmente). Vabbeh! Non esageriamo, si sta cercando di ripulire una goccia in un mare, ma meglio di niente.
Riassumo:
Scheda rossa:
INCANDIDABILITA' DOPO UNA CONDANNA ;
Scheda Arancio:
CUSTODIA CAUTELARE DURANTE LE INDAGINI PER REITERAZIONE DEL REATO;
Scheda gialla:
SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI( Gli interessati dovranno all' inizio delle loro carriere decidere se essere PM o giudici e quello fare per sempre)
Scheda grigia:
VALUTAZIONE DEGLI AVVOCATI SUI MAGISTRATI( gli avvocati diventerebbero un po' un ordine di controllo sui magistrati)
Scheda verde :
RIFORMA DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA.

Detto questo in realtà non abbiamo detto nulla!
Perché come si sa, in Italia i referenda sono abrogativi per cui se volete togliere le norme dovete votate SI viceversa se volete tenerle occorre votare NO!
Per cui occorre andare nello specifico di ogni scheda per cercare di capire quello che realmente le leggi già esistenti prescrivono in materia, per poi decidere se volete abrogarle oppure no. A rendere la cosa ancora più difficile ci si mette il fatto che i quesiti non mettono in discussione tutta la legge in materia che viene citata, ma solo frammenti di essa per cui diventa abbastanza complicato capire cosa si abroghi e cosa resti invariato.
Capite ora l' Happy Hour dei miei pochi neuroni?
In Italia tutto si fa per rendere impossibile la vita ai cittadini anche quando, e forse soprattutto, devono decidere qualcosa direttamente.
Nonostante questo però, la parola "referendum" significa: convocazione per riferire. Vuol dire che gli italiani sono chiamati a raccolta per dire ciò che pensano su un determinato oggetto legislativo. Sono cose che ci riguardano da vicino, soprattutto possiamo, una volta tanto, entrare direttamente nel potere legislativo dello stato, anche se in maniera periferica.
Non facciamoci dire da nessuno come votare per tutti i quesiti indistintamente. Non è un si per tutti o un no! Ogni domanda ha un valore a se. Però naturalmente bisogna informarsi.
Come voterò io? Non so ancora perché devo prima riallineare i neuroni sotto il berretto aspettando che si riprendano dalla movida di stanotte. Ma poi a voi che interessa scusate! Quante ne volete sapere pure voi!




lunedì 23 maggio 2022

Un alter-ego o un altro eco...eccone n' artro!

 In questi giorni ho un po' di tempo libero.



Lo si capisce anche dalla quantità di post che sto pubblicando, cosa abbastanza strana.
Purtroppo volenti o nolenti a volte bisogna accendere le quattro frecce e accostare. Sono fermo al pit stop, non posso farne a meno.
Devo dire che non ero più abituato a questo "ozio" e forse proprio per questo il mio fisico me lo ha fatto capire. Forse avevo bisogno di staccare la spina.
Comunque in tutto questo cambio di passo, per forza di cose mi ritrovo a girovagare un po' in tutti gli ambienti umani, sia fisici che intellettuali. Tra le varie facezie che inevitabilmente mi si sono affacciate alla finestra ho trovato una piccola applicazione che aiuta a creare un avatar che possa sostituire il volto di chi scrive quando non si vuole postare il proprio viso ma qualcosa che gli assomigli. E così stamattina la mia peripatetica mente bislacca partorisce VINCÈRO (contrazione di Vincenzo Montanaro)
il mio alter ego virtuale che firmerà i post al mio posto, farà le mie veci, sarà una sorta di eco intellettuale che si manifesterà solo nel virtuale, prendendosi la responsabilità delle incontinenze cerebrali della mia mente.
Un po' mi somiglia ha il berretto, le scarpe, ha l' aria da bislacco e una terribile faccia da impunito.
E se a qualcuno non piace quello che scrivo potrà sempre prendersela con lui.
Vi presento VINCÈ: