domenica 6 novembre 2016

REO...ANCH'IO DA PAPA FRANCESCO A UMBERTO TOZZI

Difficilmente commento le frasi degli altri,
specialmente quelle di Papa Francesco,
così tanto ripreso e utilizzato da tutti.
Normalmente preferisco scrivere
le mie considerazioni sulle mie giornate.
Che siano condivisibili,poi, poco importa.
L' importante è che quello che metto nel mio diario
sia mio!
Ma oggi il Santo Padre ha detto qualcosa
che mi ha profondamente colpito.
Riferendosi al giubileo dei carcerati
Ha detto :
" Mi chiedo perché al posto vostro non ci sia io"
Oltre alle facili interpretazioni popolari
questa frase racchiude in se due profonde verità:
L' una teologica evangelica,
l' altra sociale e mondana.
Se da un lato la frase richiama
l'ammonizione di Cristo :" chi di voi è senza peccato..."
dall' altro ci rende partecipi tutti
di una mancanza di vera onestà.
Tutti pronti a invocare la giustizia
nei confronti degli atri,
ci eleviamo a stature che non ci competono.
Viviamo nel paese con la più alta
evasione fiscale d' Europa.
Le strade più trafficate costellate
da signore pronte a concedere
la propria femminilità a clienti
che certamente non mancano
in un paese pudico e perbenista
come il nostro.
Per non parlare delle piccole e grandi truffe
nel mondo del lavoro, del sociale,dell'educazione!
Davvero se dovessimo punire tutti quanti
coloro che sbagliano, dovremmo rimanere tutti
almeno agli arresti domiciliari.
Mi piace ricordare la frase di quella bellissima
canzone " Gli altri siamo noi".
E credo oramai sempre più che la giustizia
facendo il suo corso non può
non tenere conto che in realtà
commette un' inevitabile ingiustizia:
di punire a volte solo i meno fortunati.

Ad eccezione delle menti bislacche naturalmente
che inevitabilmente e contro ogni logica
si schierano col Pontefice per il rispetto
di tutti coloro che hanno sbagliato
che siano rinchiusi o a piede libero

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