venerdì 20 novembre 2020

Chi comanda non suda...ma la colpa è del popolo


 Premetto che non sono un complottista, né un negazionista, tantomeno sono contrario all’ applicazione dei decreti ma...

C’è un atteggiamento che accomuna un po’ tutti i governatori delle nazioni ed è questo voler scaricare le responsabilità.

In questo periodo, sicuramente difficile per tutti, ognuno cerca di addossare a qualcun altro la causa di tutto quello che sta avvenendo.

Le forze politiche di opposizione lo fanno col governo, i medici dicono che bisogna chiudere tutto, gli industriali si lamentano per le restrizioni e così via.

Ogni categoria poi, ha in sé delle fazioni che si contrastano vicenda, creando ancora più confusione e malcontento.

Ma c’è un atteggiamento più subdolo. L’ atteggiamento di chi stando al potere, cercando di sviare le proprie responsabilità inerenti al proprio mandato, cerca spudoratamente di insinuare nella popolazione un senso più o meno esplicito di colpa. Così se il virus cresce e dilaga nella nazione è dovuto alle troppe uscite di casa, agli assembramenti, all’uso improprio dei sistemi di protezione.

Questa idea così si diffonde con la paura del contagio e “infetta” le menti tanto che davvero cominciamo a guardarci con sospetto tra noi. Il ricordo degli untori manzoniani si fa vivido nella mente di tutti.

Ebbene io non sono poi tanto d’accordo su questo atteggiamento dei nostri governatori.

Quando qualcuno di noi decide di entrare in politica lo fa sapendo di prendere su di se oneri e onori. Non mandiamo persone al governo a percepire grossi stipendi per il gusto di farlo. Un parlamentare guadagna quando 10/15 operai normali che lavorano 8 ore al giorno in maniera ininterrotta. Queste persome hanno il compito, il dovere, di prendersi cura della popolazione. 

Qualcuno potrebbe dirmi che in tutto il mondo sta accadendo la stessa cosa e tutti i paesi sono messi in ginocchio. Ma io credo semplicemente che in ogni paese la politica sta dimostrando le sue falle. La responsabilità di tutto quello che accade è dei governanti, perché nelle loro mani è stata riposta la fiducia delle nostre libertà, dei nostri diritti, della pace, della nostra salute. Ogni persona che muore per questo virus è da considerarsi un fallimento del sistema

 Il virus doveva essere bloccato sin dal principio e di questo c’ è una responsabilità oggettiva di chi viene pagato apposta per questo motivo. 

Certo ognuno di noi deve fare del proprio meglio per arginare il contagio, tutti abbiamo l’ obbligo di salvaguardarci e salvaguardare gli altri, ma non per questo possiamo essere considerati degli scellerati, solo perché cerchiamo di vivere una vita normale. 

Tutti questi governi che non sono riusciti ad arginare il virus, che hanno causato morti e procurato l’ indigenza di tante persone che fino a qualche mese fa vivevano tranquillamente, dovrebbero fare ammenda e alle prossime elezioni avere il buon senso di rimanere a casa a svolgere altre mansioni.

Non è possibile essere inetti e scaricare la  “colpa” sulle popolazioni , chiedere sacrifici disumani solo agli altri. Non ho sentito nessuno dei politici dare il buon esempio e tagliare le proprie spese.

Speriamo in un futuro migliore, augurandolo ai nostri figli che purtroppo dovranno pagare loro le conseguenze di questa crisi e di tutti questi debiti.


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